Qual’è la differenza tra scegliersi un rimedio naturale da soli e andare dal naturopata per un consiglio? Il naturopata, attraverso il colloquio e la sana relazione empatica che sa stabilire, è in grado di consigliarci quello che, qui ed ora, è il migliore rimedio da prendere e il prossimo passo da fare.
Oggi abbiamo tantissime possibilità di trovare il rimedio naturale adatto al sintomo che manifestiamo: possiamo fare con una ricerca su internet o studiare tanti di quei libri da passarci una vita. Possiamo arrivare a conoscere a menadito ogni rimedio che Madre natura ci ha messo a disposizione. Ma questo è sufficiente?
Un sintomo, un problema di salute, una sofferenza sono manifestazioni della nostra Vita, ci stanno raccontando chi siamo e chi vorremmo essere, sono preziose manifestazioni di noi stessi. Per questo noi abbiamo la possibilità di risolverli, aggiustando il tiro dei nostri passi.
Se vogliamo andare un po più a fondo, far diventare quel “problema” un’occasione di crescita e consapevolezza dobbiamo approfondire, e guardare tutti quegli aspetti che ci riguardano da vicino e che ci coinvolgono profondamente dal punto di vista fisico, emotivo, psichico, relazionale…
Se la nostra visione non riesce ad essere così obbiettiva possiamo farci aiutare da quella un altro. Un altro punto di vista, che sia obbiettivo e sufficientemente distaccato, che riesce a cogliere l’essenza del problema e le varie sfumature di cui è composto, ci può dare la spinta verso la soluzione del problema.
Il naturopata mette a disposizione le sue conoscenze e ci offre il suo aiuto attraverso la relazione empatica che stabilisce con noi, per questo il colloquio è così importante.
Luban Plozza considera l’empatia come il corretto approccio alla persona, cioè un ascolto che non si ferma al credere di sapere.
L’empatia riguarda la comprensione dei sentimenti, la capacità di essere e restare emotivamente con l’altro, mantenendo la distanza, e cercando di sentire la sofferenza senza esserne travolti.
L’empatia è uno stare vigile in attesa di cogliere il messaggio, uno stare con e per l’altro, in una relazione equilibrata che riconosce all’altro il diritto a vivere emozioni e sentimenti nel suo modo unico e speciale, è il rispetto delle sue percezioni e delle sue reazioni alla sofferenza e al dolore.
È un allenamento continuo ad ascoltare se stessi e l’altro, a distinguere se stessi dall’altro, ad entrare in relazione, a conoscere e a lasciar andare.
È da questa capacità di stare con l’altro, nel qui ed ora, che il naturopata acquisisce, attraverso la comunicazione verbale e non verbale, le informazioni e le può restituire come consiglio, come indicazione, stimolo o spunto di riflessione.
Un punto di vista diverso dal nostro, allenato a cogliere essenza e sfumature, che può darci l’indicazione giusta per risolvere il problema e ci aiuta ad acquisire la consapevolezza necessaria ad avanzare nella direzione migliore per noi, oggi.
Scritto da Andrea Cianni.