È facile, in primavera, essere colti dalla voglia di passare la giornata a dormire e riposarsi, passare le giornate con quel misto tra pigrizia e senso di assopimento, come se, mentre tutto attorno a noi si risveglia, germoglia e fiorisce, noi avessimo estremo bisogno di riposare.
Cerchiamo di capire cosa ci succede e come trovare il giusto atteggiamento per invertire la tendenza e godere appieno del rinnovamento portato dalla primavera.
La respirazione cellulare e la matrice extracellulare
Tutta l’energia necessaria al nostro sostentamento, alla nostra crescita e alla nostra salute ci viene fornita dalla respirazione cellulare.
Questa ha luogo in ogni nostra singola cellula ma tutto quello che serve passa per la matrice extracellulare, una sostanza gelatinosa che occupa lo spazio tra le cellule.
Nella matrice si trova una fitta ragnatela di piccoli capillari, vasi linfatici e terminazioni nervose che circonda tutte le cellule e che si dirama per tutto il corpo. Una rete di comunicazione e scambio tra organi, sistemi e tutte le cellule del corpo che ha lo scopo di portare il nutrimento ed eliminare le sostanze di scarto che le cellule stesse producono durante il metabolismo.
Quando la matrice extracellulare è limpida, le cellule hanno tutto quello di cui necessitano e noi ci sentiamo pieni di energia. Se invece c’è un accumulano cataboliti le cellule avranno difficoltà a nutrirsi e respirare e noi ci sentiremo scarichi e svogliati.
Ma la sonnolenza da dove viene?
Le cellule “lavorano” principalmente durante l’attività diurna mentre la pulizia avviene nella fase di recupero notturna in cui, attraverso il sangue e la linfa, queste sostanze arrivano agli organi deputati alla depurazione (i reni, il fegato, il colon, la pelle e i polmoni) per essere eliminate dal corpo.
La sensazione di sonnolenza che proviamo quindi potrebbe dipendere proprio dalla necessità di entrare nella fase “notturna” per fare la dovuta pulizia. Non a caso questo succede soprattutto dopo il periodo il periodo invernale dove tutta l’attività metabolica è stata più bassa.
Le pulizie di primavera, un rituale di salute
Se abbiamo un bicchiere con dell’acqua sporca e lo mettiamo sotto in filo d’acqua che scorre ci vorrà molto tempo perché questa torni limpida. Si fa prima e meglio a svuotare completamente il bicchiere, lavarlo energicamente e riempirlo con l’acqua fresca.
Le pulizie di primavera, quelle in cui si rivolta casa per pulire fino all'angoletto più nascosto, vanno esattamente in questa direzione.
Poiché microcosmo e macrocosmo sono intimamente connessi, quello che agisco fuori di me si muove anche dentro di me, possiamo viverle come un rituale in cui ripuliamo e rigeneriamo anche noi stessi ad un livello molto profondo.
Questo atto, che inizialmente può risultare faticoso, fatto con energia e volontà ci ricambierà con un senso di benessere e soddisfazione.
Questo atteggiamento da uno stimolo al nostro sistema nervoso che, attraverso la matrice, arriva ad ogni cellula.
Questa spinta nel fare qualcosa di buono, ci suggerisce la Medicina Cinese, ha a che fare con l’energia del Legno, che appunto è l’energia che ha il picco in primavera e che risuona nel fegato, uno degli organi deputati alla pulizia della matrice extracellulare.
La primavera è il momento in cui abbandonare il ritiro invernale ed aprirsi al mondo anche psicologicamente, andare verso il nuovo, in scioltezza e libertà!
Trovare difficoltà e resistenza nell'attivare questo processo è il segno che probabilmente un po troppo intossicati e quindi non riusciamo ad iniziare il processo.
Abbiamo già visto come nutrire e come drenare il fegato con i rimedi naturali in altri articoli ( Naturopatia per disintossicare il fegato: qual'è il miglior rimedio? in cui parliamo dell'impacco di olio di ricino e in Non t’arrabiare: È Primavera! dove presentiamo la dieta dei limoni) ma ci sono anche altre cose semplici da cui partire.
Visto che questo è il momento giusto per impegnarsi in attività nuove, che ci coinvolgano fisicamente e psichicamente, decidiamo di concederci delle belle camminate all’aria aperta, godendo del sole, del verde e dei fiori o di trovare quei 10 minuti al giorno per ascoltarsi, fare un po di yoga o lo stretching dei meridiani.
La saggezza della tradizione medica cinese
Nel “Huangdi Neijing Suwen - Le Domande Semplici dell'Imperatore Giallo” , uno dei capisaldi della tradizione medica Cinese, troviamo scritto a riguardo:
Tre mesi della Primavera sono chiamati: zampillare e spiegare;
Cielo e Terra insieme producono la vita, i Diecimila esseri ne risplendono.
Alla notte ci si corica, all’alba ci si alza;
si misura il cortile a lunghi passi, capelli sciolti il corpo in libertà.
Si esercita il proprio volere per l’impulso della vita:
per vivere e non uccidere, dare e non togliere,
ricompensare e non punire.
Così ci si conforma ai soffi della Primavera,
via per il mantenimento dello slancio vitale.
Andare contro corrente porterebbe danno al fegato;
causando in estate, lesioni dovute al freddo,
per insufficienza di apporto alla crescita.
(C. Larre - E. R. De La Vallée - “Huangdi Neijing Suwen - Le Domande Semplici dell'Imperatore Giallo” - Ed. Jaca Book)
Un’immagine dinamica, vitale e gioiosa che ci racconta la primavera come il tempo in cui, nuovamente, l’energia del cielo e quella della terra si incontrano per rigenerare la vita in tutte le sue forme.
Questo passo ci suggerisce anche, molto chiaramente, come comportarci per sfruttare al meglio questa stagione: aria aperta, libertà, movimento e impulso alla vita.
Scritto da Andrea Cianni.