Quel bel colore dorato, più o meno intenso, che sfoggiamo in estate è dato dalla melanina, che prodotta da cellule nello strato più profondo dell'epidermide, viene distribuita verso la superficie, e si dispone attorno al nucleo delle cellule proteggendolo dalle radiazioni ultraviolette.
Se vivessimo esposti alla luce del sole in un modo costante e omogeneo la nostra pelle si adatterebbe ogni giorno all’intensità dei raggi ultravioletti a seconda del luogo o della stagione. Invece la vita cittadina invece abitua la pelle alla penombra per 3 stagioni l’anno e quando poi, nei momenti in cui la radiazione sole è più intensa, la esponiamo al sole.
Il risultato? O utilizziamo creme solari ad alta protezioni o ci ustioniamo, immancabilmente.
È il sole che è troppo forte o come spesso si sente dire “malato”, o siamo noi che non siamo pronti a ricevere quell’intensità? E cosa possiamo fare? Possiamo allenarci.
Allenarci a prendere il sole come un karateka che vuole rompere tavolette di legno con le mani o come un ciclista che vuole fare il Giro d’Italia. Passatemi i toni leggeri ma in realtà è proprio lo stesso tipo di processo.
Il cultore di arti marziali, che vuole rompere una tavoletta di legno con un colpo secco della mano, inizia l'allenamento anni prima per rinforzare la pelle, il derma e le ossa.
Durante l’allenamento, ogni volta che da un colpo, ha come effetto delle microlesioni che riparandosi inspessiscono il derma e formano ilcallo osseo rinforzando la parte che risulterà sempre più resistente fino a riuscire a rompere il legno. Il ciclista allena la muscolatura allo stesso modo, l’aumento di massa e la resistenza sono il risultato della riparazione delle microlesioni che si creano durante l’intenso e costante sforzo muscolare a cui sottopone con la sua preparazione atletica.
Come sanno bene gli sportivi un buon programma di allenamento prevede periodi di sforzo intervallati da momenti di riposo, questi sono fondamentali e servono appunto ai tessuti per rigenerarsi e rinforzarsi rimanendo elastici.
Con il sole è lo stesso.
La pelle esposta alla radiazione solare viene danneggiata più o meno intensamente. Nella fase di riparazione che segue aumenta il flusso sanguigno, la pelle si arrossa e le cellule iniziano la produzione di melanina, che verrà depositata nei due tre o giorni successivi, come protezione della pelle. Infatti gli effetti della scottatura iniziamo a sentirli la sera stessa, quando inizia la fase di riparazione, e solo dopo qualche giorno appare la vera e propria abbronzatura.
E seguitando ad esporci al sole l’abbronzatura diventerà sempre più intensa e noi ci scotteremo sempre meno perchè la pelle, sempre meglio protetta, si danneggerà di meno, seguitando però a produrre melanina.
Quindi, se si vuole una bell’abbronzatura senza abusare di creme protettive, che oltre ad essere inquinanti, inibiscono la produzione di vitamina D (Fonte in inglese: American Osteopathic Association Fonte in italiano: Corriere.it, Diario del Web) possiamo provare ad allenarci!
Possiamo iniziare con il primo sole primaverile, a giorni alterni, nelle ore in cui non è molto alto, e aumentare gradualmente l’esposizione in termini di tempo ed intensità. In questo modo rispettiamo i ritmi naturali del corpo e sfruttiamo a pieno il processo biologico di cui l’evoluzione ci ha fatto dono. È bene ricordare che l’esposizione dovrà essere bilanciata secondo le esigenze personali. Ognuno di noi ha una pelle diversa, con zone più o meno sensibili e necessita di tempi diversi per abbronzarsi.
Alcuni rimedi naturali che possono aiutarvi.
Consigli alimentari per una bella abbronzatura e per prevenire le scottature
Se abbiamo una pelle chiara o molto sensibile possiamo aiutarci con una buona dieta a base di frutta e verdura arancione, come le carote, il melone, le pesche o le albicocche, ma anche con tutti gli alimenti con una buona quantità di betacarotene, il precursore della Vitamina A. Questi alimenti, assunti per un periodo di tempo abbastanza lungo, creano un deposito di betacarotene nella pelle che, aumentandone la colorazione, la protegge.
Rimedi omeopatici per l’eritema solare e le scottature
SOL, acqua esposta al sole in diluizione omeopatica, aiuta a mitigare gli effetti dei raggi solari proteggendo cute e cuoio capelluto. In caso di eritema acuto possiamo usare Sol a basse diluizioni, alla 5 CH la posologia è 3 granuli 3 volte al giorno evitando ulteriori esposizioni.
Per prevenire l’eritema solare, se sappiamo di esserne soggetti, abbiamo la pelle molto chiara o molto sensibile, è meglio usare Sol 30CH, 5 granuli la sera prima, 5 granuli la mattina prima dell’esposizione e 5 subito dopo, quando si rientra.
Rimedi naturali per lenire le scottature
In caso di scottature, vesciche o piccole ustioni i rimedi perfetti sono l’iperico e l’aloe. Si trovano in diverse preparazioni nelle erboristerie o possono essere preparati in casa.
L’iperico, fortemente lenitivo sulla pelle scottata, va utilizzato soltanto di sera in quanto è foto sensibilizzante, la parte trattata non va quindi esposta al sole.
Scritto da Andrea Cianni con la collaborazione della Dott.sa Francesca Angelini